Una vallata, una manciata di piccoli comuni e pochi abitanti che amano il proprio territorio e lì vogliono continuare a vivere, potendo contare solo sulle sue risorse naturali: il pendio, la legna, il bel paesaggio, l’aria buona e l’acqua cristallina.
Partendo dalla convinzione che la montagna non va messa sotto vetro, chiusa in un museo o peggio dimenticata, nasce la consapevolezza che proprio la montagna con le sue caratteristiche deve essere il punto cardine su cui progettare un nuovo futuro per le Terre Alte.
Un futuro che può arrivare da un nuovo modo di fare turismo, da un progetto, certificato anche dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), che, reinterpretando un antico strumento di lavoro, lo trasforma in moderna attrazione per dare slancio ad un concetto innovativo di economia montana.